Negli ultimi decenni si è registrato un aumento della incidenza del tumore al seno, con un incremento del 13,8% solo negli ultimi 6 anni.
In particolare si è evidenziato un incremento del 28,6% nelle donne più giovani di età compresa tra i 25 e i 44 anni. Questi dati, contenuti nella indagine della Commissione di Igiene e Sanitò del Senato, evidenziano come questa popolazione di donne più giovani attualmente esclusa dalle campagne di screening sia esposta al rischio di tumore in assenza di prevenzione.
E’ normale che la donna noti continui cambiamenti del seno durante le varie fasi della vita: nella adolescenza e nella pubertà per il progressivo sviluppo delle ghiandole mammarie; nelle età fertile a causa delle variazioni ormonali determinate dalle fasi del ciclo mestruale durante la gravidanza e l’allattamento; infine durante la menopausa quando, a causa del crollo ormonale, il seno si riduce di consistenza e si riduce la sintomatologia specifica ma con il rischio di sviluppare un tumore maligno che progressivamente cresce con le età.
E’ bene quindi imparare a conoscere il proprio seno e verificarne periodicamente le caratteristiche:
- cambiamenti nelle dimensioni, contorno e posizione del capezzolo
- comparsa di noduli, corrugamenti o increspature della pelle
- comparsa di vene evidenti più del normale
- comparsa di infiammazione o eruzioni cutanee
- perdita di liquido o sangue dal capezzolo
Oltre a questo periodico auto controllo del seno, sarebbe peraltro opportuno, anche in assenza di sintomi, effettuare una visita semestrale presso uno specialista senologo, che in base alla propria esperienza indicherà se sono necessari ulteriori accertamenti o cura. Infatti è dimostrato che un tumore di soli 10 mm inizia il suo sviluppo circa 9 anni prima ma solo negli ultimi mesi diventa evidente, e un tumore non identificabile oggi potrebbe diventare avanzato tra un anno.
Si è dimostrato con certezza che la diagnosi precoce è l’arma fondamentale nella lotta contro il tumore al seno, permettendo infatti di aumentare notevolmente le probabilità di guarigione delle pazienti, oltre a consentire interventi più conservativi ed estetici.
Si è evidenziato inoltre che le donne affette da tumore al seno che si curano presso centri dedicati (Breast Unit) hanno un 18% in più di guarigioni definitive e una migliore qualità di vita.