Presso gli Ambulatori della “DIAGNOSTICA FABIA MATER” di Piazza Sabaudia 25, e nello specifico a cura della sezione di “DIAGNOSI e TERAPIA DELLE MALATTIE DI COLON – RETTO – ANO”.

Sarà possibile eseguire due esami strumentali di fondamentale importanza nella diagnosi delle malattie retto-anali e delle funzionalità dei muscoli sfintere interno, sfintere esterno dell’ano e muscolo puborettale: la “MANOMETRIA ANORETTALE e la ANOSCOPIA AD ALTA DEFINIZIONE/RISOLUZIONE – HRA”, UTILIZZANDO DUE STRUMENTI DI ULTIMA GENERAZIONE: “ANOPRESS” ed “ANOSCOPIO HD con ACQUISIZIONE di IMMAGINI”.

MANOMETRIA ANORETTALE A COSA SERVE

La manometria anorettale è un esame utilizzato per valutare problemi nel funzionamento degli sfinteri anali, interno ed esterno, cioè di quei muscoli che sono deputati ai vari processi della eliminazione delle feci (defecazione) e ad impedire la perdita involontaria della feci (incontinenza).
Il suddetto esame è inoltre utile per approfondire la diagnosi di numerosi disturbi anorettali, e per la valutazione pre e/o post-operatoria di interventi eseguiti nella zona anorettale, dal momento che i suddetti interventi, a volte, possono comportare rischi per la continenza anale. Tramite la manometria, il medico misura la pressione degli sfinteri: a riposo, in fase di contrazione ed in fase di evacuazione.
In questo modo lo specialista, tenendo conto di sesso, età, parti e altre patologie, può valutare la capacità di gestire il passaggio di feci liquide, feci solide o gas intestinali.

ESECUZIONE

La Manometria Ano Rettale, si esegue ambulatoriamernte, e consiste nell’introdurre nel canale anale e fino all’ampolla rettale del paziente, sdraiato sul suo lato sinistro e con le ginocchia sl petto, una sonda di pochi millimetri di diametro con alla sua estremità eventualmente un palloncino che si può gonfiare con quantità crescenti di aria, se oltre alle pressioni anorettali, va valutata anche la sensibilità di ano e retto. Tale sonda, ad elevata sensibilità, è collegata ad un dispositivo portatile che permette di misurare e registrare, in tempo reale, la pressione di base, cioè a riposo, e la sua variazione indotta dalle manovre di contrazione dello sfintere anale, dai colpi di tosse ed infine dalla manovra di espulsione, che il paziente è invitato a compiere di volta in volta.

L’esame dura non più di 5-10 minuti, quindi con tempi di attesa ridotti e con minimo fastidio percepito dal paziente. Non richiede alcuna preparazione intestinale, a parte un microclima rettale, nella maggior parte dei casi non richiesto, da eseguirsi qualche ora prima dell’esecuzione della Manometria Ano Rettale,

Le indicazioni alla esecuzione di tale esame sono numerose e molteplici e sono rappresentate da:

  • stipsi cronica;
  • difficoltà a evacuare (evacuazione dissinergica)
  • incontinenza fecale;
  • ragade anale;
  • prolasso rettale;
  • emorroidi interne;
  • dolori e spasmi rettali;
  • malattia di Hirschsprung;
  • sindrome del pubo-rettale ( alterazione del contrattilità del muscolo deputato alla continenza);
  • alterazione della funzionalità dei muscoli che sostengono l’estremità più bassa dell’addome: SINDROME DEL PERINEO DISCENDENTE.

ANOSCOPIA AD ALTA RISOLUZIONE “HRA”

È un esame diagnostico in cui la sonda per l’anoscopia è dotata di telecamera che consente la produzione, l’ingrandimento e la stampa di immagini del canale anale. Risulta praticamente indolore grazie alle ridotte dimensioni della sonda e ad un’opportuna lubrificazione.
L’anoscopia ad alta risoluzione (HRA) detta anche ad alta definizione HD, permette di identificare la maggior parte delle lesioni neoplastiche intraepiteliali anali in uno stadio precoce, oltre alle affezioni di tipo infiammatorio.

Lo screening precoce del cancro anale riduce in modo significativo l’incidenza della malattia avanzata e la necessità di ricorrere a procedure invasive.

Nel corso della sua esecuzione, con particolari manovre di ponzamento che il paziente è invitato a compiere di volta in volta, è possibile evidenziare in maniera precisa la presenza di prolassi, cioè abbassamenti con fuoriuscita o meno all’esterno della mucosa anorerettale e a valutarne l’ entità; prolassi che oltre al dolore possono determinare costipazione e sensazione di mancato svuotamento intestinale.

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