Articolo del 15/02/2023

Il carcinoma della mammella rappresenta la forma di cancro più diffusa nel sesso femminile. La tempestività nell’intervento e l’individuazione precoce sono essenziali per combatterlo efficacemente, aumentando così il numero di pazienti che riescono a superarlo.

La tecnica radiologica più avanzata per la diagnosi delle patologie mammarie è la la tomosintesi mammaria, un esame cruciale per prevenire e riconoscere precocemente il cancro al seno.

Alla Fabia Mater, è possibile accedere a questa tecnologia all’avanguardia, che offre una precisione diagnostica nettamente superiore rispetto alla mammografia convenzionale. Abbiamo discusso di questa innovativa metodologia con il Prof. Gioachino La Vecchia, radiologo della Fabia Mater.

Prevenzione senologica e tecnologia: quale legame?

“Per prevenire efficacemente, è essenziale effettuare controlli di screening che consentano di individuare precocemente eventuali segni di tumore al seno. Grazie alla mammografia tridimensionale, è possibile analizzare minuziosamente il tessuto mammario, identificando anche piccole formazioni maligne che potrebbero non essere rilevate con la mammografia bidimensionale convenzionale,” spiega il professionista.

Che cos’è la tomosintesi mammaria?

La tomosintesi mammografica è una tecnica avanzata impiegata per esaminare e diagnosticare anomalie nel tessuto mammario, spesso utilizzata in aggiunta alla mammografia convenzionale. Questo metodo permette di visualizzare il seno in tre dimensioni attraverso la divisione del tessuto in strati fini, facilitando un’analisi dettagliata delle strutture interne. Durante la tomosintesi, una sorgente di raggi X si muove in un arco limitato (di solito tra i 15 e i 20 gradi) attorno al seno, catturando diverse immagini bidimensionali a vari livelli. Queste immagini sono poi elaborate da un computer per generare un modello tridimensionale del seno, migliorando significativamente la precisione diagnostica.

I benefici della tomosintesi mammaria

L’implementazione della tomosintesi nella pratica mammografica ha introdotto vantaggi notevoli per la diagnosi precoce del cancro al seno, minimizzando i casi di falsi positivi e accrescendo l’affidabilità diagnostica, contribuendo così al benessere e alla serenità delle donne. Esaminiamo i benefici chiave:

  • Incremento del 41% nella scoperta di lesioni invasive: la tomosintesi si è rivelata straordinariamente efficace nell’identificare lesioni mammarie, inclusi i tumori invasivi, con un incremento di sensibilità del 41% in confronto alle mammografie convenzionali. Questo comporta una maggiore probabilità di rilevare il cancro al seno nelle fasi iniziali, favorendo terapie più efficaci.
  • Riduzione fino al 40% dei richiami per falsi allarmi: la tomosintesi ha significativamente diminuito il numero di convocazioni per ulteriori controlli dovuti a risultati erroneamente positivi. Di conseguenza, un minor numero di donne subisce lo stress di dover effettuare esami supplementari a causa di sospetti infondati.
  • Valutazione migliorata per il seno denso: la tomosintesi mostra particolare utilità nell’esame di seni densi, una condizione comune nelle donne più giovani. Grazie a questa tecnica, è possibile rilevare lesioni più piccole anche in tessuti mammari densi, elevando così l’accuratezza diagnostica.

 

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