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Mammografia digitale con Tomosintesi: l’eccellenza nella prevenzione senologica

Quello al seno è il tumore più diffuso tra le donne. Tempestività̀ e diagnosi precoce sono importanti alleate per “batterlo sul tempo”, portando alla guarigione un numero sempre maggiore di pazienti.

La mammografia digitale con tomosintesi è la più avanzata tecnica di diagnosi radiologica mammaria: un esame fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno.

É disponibile alla clinica Fabia Mater e si serve di una tecnologia digitale di ultima generazione che consente di raggiungere un’accuratezza diagnostica nettamente superiore alla mammografia tradizionale. Ne abbiamo parlato con il Prof. Gioachino La Vecchia, radiologo della Clinica Fabia Mater.

In ambito di prevenzione senologica, quanto è importante la tecnologia?

“Per prevenire è importante sottoporsi ad esami di screening per individuare, in modo precoce, l’eventuale presenza di un tumore al seno. La mammografia in 3D, permette di analizzare in profondità il tessuto, mostrando eventuali noduli maligni più piccoli, che con la mammografia bidimensionale non sarebbero stati visibili”, spiega il medico.

Che cos’è la mammografia digitale con tomosintesi?

È una tecnica mammografica che permette di acquisire immagini del seno diviso in strati da 1 mm e in tre dimensioni grazie all’oscillazione (lungo un arco di 15/20°) di un tubo radiogeno. Le immagini sono poi ricostruite tridimensionalmente al computer e interpretate dallo specialista, che può studiare ogni strato del seno, in modo più accurato e con immagini complete e dettagliate.

È indicata per tutte le donne: i maggiori benefici si riscontrano nello studio delle mammelle dense, ricche di tessuto ghiandolare all’interno, tipiche delle giovani donne, alle quali è possibile diagnosticare lesioni sempre più piccole.

“Grazie all’utilizzo di tecnologia di ultima generazione (Tomosintesi ), che permette un studio stratigrafico della mammella, il risultato diagnostico è più efficace rispetto alla mammografia convenzionale. Se la mammografia evidenzia un quadro sospetto, che il clinico ritiene meritevole di approfondimento, viene eseguita la tomosintesi: un’ulteriore indagine che permette di accertare tumori al seno, anche in fase precocissima.

Grazie alla mammografia digitale diretta dotata di tomosintesi, l’analisi diventa dettagliata al punto da individuare lesioni anche molto piccole, che risulterebbero invisibili con l’esame tradizionale”, prosegue il medico.
Da qui, appunto, l’importanza della tomosintesi nell’ambito della diagnosi precoce ed il suo essere parte integrante di un percorso pensato per le donne.

Mammografia digitale con tomosintesi : quali i vantaggi?

“L’introduzione della tomosintesi nella tecnica mammografica e nelle procedure di screening ha avuto un impatto importante sia in termini di aumento della sensibilità, ovvero la capacità di riconoscere i tumori, sia in termini di specificità, ovvero la capacità di negativizzare i reperti falsi positivi. Nello specifico si riscontra un:

  • Aumento del 41% nel rilevamento di lesioni invasive al seno
  • Diminuzione fino al 40% dei richiami dei “falsi positivi”
  • Migliore valutazione, rispetto alla mammografia classica, anche del seno denso tipico della donna giovane. Questo garantisce una migliore capacità di individuare lesioni di piccole dimensioni
  • Riduzione degli esami di II° e III° livello (ago-aspirati, biopsie, mammo-RM) che impattano sensibilmente sul carico di ansia e apprensione delle pazienti

Più agevole identificazione delle lesioni espansive, con migliore definizione della loro forma e contorni, nonché dell’ampiezza e dell’architettura delle distorsioni parenchimali”, conclude il radiologo.

Chi può effettuare la mammografia digitale con tomosintesi?

Si consiglia di effettuare la mammografia alle donne over 40, completando l’indagine diagnostica con un’ecografia bilaterale al seno.

Mammografie regolari e di controllo possono essere effettuate da quelle pazienti over 35 che sono reputate soggetti a rischio tumore per una ereditarietà genetica.

 
 

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