Moc

La MOC, acronimo di Mineralometria Ossea Computerizzata, è un esame radiologico che permette di valutare lo stato di salute delle ossa, misurando la loro densità e la loro massa minerale. Questi parametri sono fondamentali per determinare il grado di resistenza delle ossa alle fratture, che possono essere causate da traumi o da una riduzione della qualità ossea, nota come osteoporosi.

L’osteoporosi è la più frequente malattia metabolica del sistema scheletrico, che colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa e gli uomini dopo i 60 anni. Si stima che in Italia una donna su tre e un uomo su otto soffrano di questa patologia, che comporta una maggiore fragilità delle ossa e un aumentato rischio di fratture spontanee, soprattutto a livello della colonna vertebrale, del femore e del bacino.

L’osteoporosi è spesso definita come “malattia silente”, perché non presenta sintomi evidenti fino a quando non si verifica una frattura, che può avere gravi conseguenze sulla qualità della vita e sull’autonomia delle persone.

Per questo motivo, è importante effettuare una diagnosi precoce e una prevenzione adeguata, che si basano principalmente sull’esecuzione della MOC. Questo esame, infatti, consente di confrontare la densità minerale delle ossa del paziente con quella di un campione di riferimento, costituito da soggetti sani di 30 anni, età in cui si raggiunge il picco di massa ossea.

La MOC si esegue mediante una tecnica chiamata DEXA, che utilizza un fascio di raggi X a doppia energia per analizzare le ossa di una zona campione, solitamente la colonna vertebrale e il femore prossimale. Si tratta di un esame non invasivo, rapido e indolore, che non richiede una preparazione particolare e che espone il paziente a una dose di radiazioni molto bassa, inferiore a quella di una normale radiografia. La MOC è quindi un esame sicuro ed efficace, che può essere ripetuto periodicamente per monitorare l’andamento della densità ossea e l’efficacia delle eventuali terapie.