
Incontinenza urinaria: che cos’è e come si cura?
La definizione di “malattia silenziosa” ben si addice all’incontinenza urinaria. Si tende, infatti, a vivere questo disturbo, quando si presenta, con una certa vergogna e disagio, mettendo a rischio la propria autostima.
I tabù legati a questa malattia sono di certo alimentati dalla convinzione che il problema sia circoscritto al solo “mondo senior” e che non abbia soluzione.
Arrendersi all’idea di convivere per sempre con questo fastidio è sbagliato: l’incontinenza urinaria rappresenta, infatti, un problema invalidante che condiziona pesantemente la routine quotidiana, oltre a pesare sulla psiche.
Approfondiamo l’argomento con il Dottor Cappa, specialista in Urologia della Clinica Fabia Mater.
“L’incontinenza, in particolare quella femminile, riguarda oltre due milioni di italiane: potremmo dire che circa una donna su 4 soffre o ha sofferto di questo disturbo. Dai pochi dati appena citati si comprende come il problema non sia affatto “di nicchia”.
Che cos’è l’incontinenza urinaria?
In generale quando si parla di incontinenza urinaria si intende una perdita involontaria di urina. Il disturbo può presentarsi con diversi livelli di gravità e anche essere aggravata e favorita da alcune abitudini e comportamenti scorretti.
“Comunicare tempestivamente al medico i primi sintomi correlati all’incontinenza urinaria, aiuteranno lo specialista nella diagnosi ed a intraprendere la cura più adatta ed efficace”, spiega il Dott. Cappa.
Si distinguono così:
- L’incontinenza da sforzo: disfunzione molto comune che colpisce prevalentemente le donne per la particolare configurazione dei muscoli dell’area pelvi-perineale, quella tra addome e bacino. La perdita di urina si verifica in seguito a un movimento fisico, quando la pressione interna all’addome causa un aumento di quella intravescicale. Questa sollecitazione supera la massima pressione di chiusura dell’uretra a riposo provocando la fuoriuscita di modesta o più abbondante quantità di urina. Si riscontra tra le donne in menopausa che presentano cambiamenti ormonali con deficit di estrogeni e progesterone.
- L’incontinenza da urgenza: si tratta di una improvvisa esigenza di urinare, determinata da una contrazione imprevista e incontrollabile della vescica che rende impossibile trattenere lo stimolo. Nei casi di recidiva è molto importante consultare lo specialista urologo poiché questo sintomo può essere causato da malattie neoplastiche della vescica/patologie neurologiche o l’esordio di cistiti interstiziali.
- L’incontinenza da rigurgito: si caratterizza per il riempimento della vescica, anche in eccesso, ma nella difficoltà a svuotarlo completamente durante la minzione.
- L’incontinenza post-operatoria: solitamente temporanea, si verifica in entrambi i sessi successivamente a chirurgia pelvica.
Per capire quale tipo di incontinenza abbia provocato la perdita di urina, è necessaria una visita urologica che permetterà, con un’accurata ricostruzione degli episodi di incontinenza e delle circostanze concomitanti, di identificare il tipo di incontinenza e porvi rimedio.
Perché soffro di incontinenza?
Le cause che concorrono all’insorgenza dell’incontinenza sono numerose e diverse tra loro: ve ne sono di acute (a breve o lungo termine) e croniche: “Generalmente – precisa lo specialista – gravidanza, parto, menopausa, obesità potrebbero favorire questa condizione, così come stipsi, cistiti frequenti (e altre infezioni alle vie urinarie).
Colpevoli possono essere alcuni farmaci e patologie neurologiche, che ostacolano un corretto passaggio di informazioni tra il cervello e la vescica”. Proprio per circoscrivere e identificare l’origine del disturbo è bene rivolgersi ad un urologo che, valutando la storia clinica del paziente (eseguendo quella che in gergo si chiama anamnesi), saprà indicare il trattamento più efficace”.
“Le cure al problema spaziano da semplici esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico, le terapie farmacologiche fino a interventi chirurgici”
“Ogni persona può però attuare un’azione preventiva o contenere il problema (se questo si sia già manifestato), con poche e utili accorgimenti: una dieta ricca di fibre a contrasto della stitichezza, controllo del proprio peso, riduzione del consumo di thè e caffè e stop al fumo”.
In Fabia Mater opera una squadra di urologi guidati dal Dott. Manlio Cappa specializzata nella diagnosi e nel trattamento dell’incontinenza urinaria maschile e femminile. Si parte con visita d’accesso approfondita e mirata, e si arriva a formulare in tempi brevi una proposta personalizzata di trattamento.