Articolo del 31/05/2023

Il piede diabetico rappresenta una delle complicanze più gravi e debilitanti associate al diabete mellito a lungo termine.

Spesso, il piede diabetico è associato a una serie di altre condizioni mediche, alcune direttamente legate al diabete e altre meno dirette ma rilevanti, che richiedono una gestione simultanea insieme al trattamento del piede. Il termine “piede diabetico” viene utilizzato quando la neuropatia diabetica e/o l’arteriopatia degli arti inferiori influenzano negativamente la struttura e la funzionalità del piede.

Ne parliamo con il Dott. Andrea Panunzi, specialista in chirurgia generale, esperto in chirurgia del piede diabetico della Clinica Fabia Mater.

Che cos’è il piede diabetico?

Il piede diabetico si manifesta come una grave deteriorazione dei tessuti profondi del piede in un paziente con una storia di diabete di lunga data, che generalmente dura almeno da 5-10 anni, e che è accompagnato da complicazioni croniche come arteriopatia e/o neuropatia periferiche. In termini più semplici, si tratta di una lesione che colpisce il piede e può causare danni significativi, talvolta persino richiedendo l’amputazione dell’arto inferiore se non viene gestita in modo adeguato.

Quali sono le cause?

Il piede diabetico è causato da una combinazione di fattori, principalmente legati al diabete mellito e alle sue complicanze croniche. Vediamole nel dettaglio:

  1. Neuropatia diabetica: Il diabete può danneggiare i nervi periferici, causando una neuropatia diabetica. Questo danneggiamento nervoso può ridurre la sensibilità del piede, rendendolo meno in grado di percepire il dolore, il calore o altre sensazioni. Questa perdita di sensibilità aumenta il rischio di lesioni accidentali.
  2. Arteriopatia degli arti inferiori: Il diabete può anche influenzare negativamente la circolazione sanguigna, causando l’arresto o il restringimento dei vasi sanguigni nelle gambe e nei piedi. Questa condizione è nota come arteriopatia degli arti inferiori e può compromettere la capacità del piede di guarire correttamente in caso di ferite o lesioni.
  3. Ridotta capacità di guarigione: Il diabete può influenzare negativamente la capacità del corpo di guarire. Questo significa che le piccole ferite o abrasioni al piede possono richiedere più tempo per guarire o possono sviluppare complicazioni.
  4. Infezioni: La combinazione di neuropatia (ridotta sensibilità) e ridotta circolazione sanguigna può favorire l’insorgenza di infezioni, che possono peggiorare rapidamente se non trattate adeguatamente.
  5. Ulcere da pressione: La neuropatia può causare un calo della sensibilità nei piedi, aumentando il rischio di ulcere da pressione. Queste ulcere possono svilupparsi a causa della pressione costante su specifiche aree del piede.
  6. Scarso controllo glicemico: Un cattivo controllo del livello di zucchero nel sangue può contribuire alle complicanze del diabete, tra cui il piede diabetico.
  7. Stile di vita poco salutare: Fattori come l’obesità, il fumo e l’assunzione eccessiva di alcol possono aumentare il rischio di sviluppare il piede diabetico.

È importante sottolineare che il piede diabetico è evitabile o può essere gestito efficacemente con una buona gestione del diabete, compreso il controllo adeguato del livello di zucchero nel sangue, l’adozione di uno stile di vita sano e il monitoraggio regolare dei piedi per prevenire lesioni e complicanze. Gli individui con diabete dovrebbero lavorare a stretto contatto con i loro professionisti sanitari per prevenire o gestire il piede diabetico.

Il trattamento: fondamentale un approccio personalizzato

Le persone affette da diabete, anche in assenza di sintomi, devono prendere in considerazione non solo il monitoraggio costante dei livelli di zucchero nel sangue tramite una corretta gestione dell’alimentazione e un trattamento personalizzato, ma anche l’importanza della prevenzione attraverso esami vascolari, cardiaci e renali, come consigliato da un esperto.

Nel caso in cui l’ulcera non possa essere prevenuta, è ancora possibile trattarla:

  1. Consultando specialisti nell’area della cura del piede diabetico
  2. Identificando le cause sottostanti dell’ulcera.
  3. Utilizzando terapie antibiotiche quando è presente un’infezione.
  4. Considerando l’intervento di rivascolarizzazione per ripristinare la circolazione sanguigna nelle arterie ostruite.
  5. Valutando l’uso di calzature adeguate e, in alcuni casi, la chirurgia, che rappresenta l’opzione finale quando le altre terapie non hanno avuto successo.

L’Italia è uno dei paesi occidentali leader nella gestione del piede diabetico e nella riduzione delle amputazioni maggiori.

La chirurgia di salvataggio dell’arto, eseguita da esperti come il dottor Andrea Panunzi, utilizzando tecniche avanzate, materiali tecnologicamente avanzati e sistemi di stabilizzazione personalizzati, offre un percorso all’avanguardia che può migliorare significativamente la qualità di vita e le aspettative di vita dei pazienti affetti da diabete.

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