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Polipectomia endoscopica in Fabia Mater: cosa sapere

La polipectomia endoscopica è una procedura che permette la rimozione dei polipi della mucosa del tubo digerente tramite endoscopio.

L’endoscopio è uno strumento ottico, che viene utilizzato anche in diagnostica, ma in questo caso ha finalità terapeutiche, caratterizzato da un tubo flessibile, in cui viene inserito una sottilissima sonda con l’estremità a forma di cappio che viene posizionato alla base del polipo in maniera tale da poterlo recidere una volta che il cappio è stato stretto in maniera adeguata.

Questo strumento permette di recidere i polipi e asportarli senza dover ricorrere alla chirurgia tradizionale, come avveniva in passato.

Approfondiamo l’argomento con il Prof. Nudo, primario del Reparto di Chirugia Generale e di Endoscopica Digestiva della Clinica Fabia Mater.

Perché sottoporsi a polipectomia?

I polipi intestinali sono delle protuberanze soffici che si formano sulla mucosa dell’intestino, specialmente nel colon e nel retto. Particolarmente frequenti dopo i 50 anni, alcuni di questi polipi, chiamati adenomi, possono andare in contro ad una lenta (in genere 5-10 anni) ma inesorabile evoluzione maligna, o comunque provocare vari problemi come sanguinamento od occlusione intestinale.

Oggi è ormai accertato che la maggior parte dei tumori maligni dell’intestino deriva da polipi. Le probabilità che un polipo si trasformi in un tumore maligno possono essere quantificate in base alle caratteristiche del polipo stesso, osservate nel corso della colonscopia; qualora tali caratteristiche ne richiedono l’asportazione, il medico può decidere di effettuarla immediatamente, senza la necessità di ripetere nuovamente l’indagine endoscopica.

La scelta di effettuare immediatamente o meno le operazioni di polipectomia è influenzata dalle caratteristiche del polipo e da quelle del paziente, che nell’insieme permettono di quantificare il rischio emorragico. Se questo appare concreto, il paziente verrà invitato a sottoporsi a polipectomia in una seduta successiva.

Oggi è ormai accertato che la maggior parte dei tumori maligni dell’intestino deriva da polipi. Le probabilità che un polipo si trasformi in un tumore maligno possono essere quantificate in base alle caratteristiche del polipo stesso, osservate nel corso della colonscopia; qualora tali caratteristiche ne richiedono l’asportazione, il medico può decidere di effettuarla immediatamente, senza la necessità di ripetere nuovamente l’indagine endoscopica.

La scelta di effettuare immediatamente o meno le operazioni di polipectomia è influenzata dalle caratteristiche del polipo e da quelle del paziente, che nell’insieme permettono di quantificare il rischio emorragico. Se questo appare concreto, il paziente verrà invitato a sottoporsi a polipectomia in una seduta successiva.

La polipectomia endoscopica

Grazie al collegamento con uno schermo ad alta risoluzione, l’endoscopio permette di vedere la dimensione dei polipi e la loro rimozione.

La visione endoscopica permette la visualizzazione precisa della zona per rimuovere completamente il polipo: è, infatti, estremamente importante rimuoverlo completamente, onde evitare la sua riformazione.

Nella maggior parte dei casi, la polipectomia endoscopica è risolutiva del problema: nei casi in cui il polipo sia cancerizzato e i margini siano presi da malattia, anche se raro, può essere necessario un intervento chirurgico.

La polipectomia con endoscopio può avere due accessi differenti, in base alle necessità del chirurgo:

  • esofagogastroduodenoscopia, via bocca, per il trattamento dei polipi di:esofago; stomaco; intestino tenue prossimale.
  • colonscopia, via retto, per i trattamenti di:
  • intestino crasso;
  • ultimo tratto dell’intestino tenue.

Preparazione all’intervento

Per un corretto utilizzo dell’endoscopio, prima di sottoporsi al trattamento il paziente dovrà seguire una semplice preparazione.

La coagulazione del sangue del paziente deve essere nella norma, pertanto verranno richieste delle analisi del sangue.

Alimentazione

Verranno inoltre, fornite delle indicazioni per la pulizia adeguata del colon che vanno rispettate con serietà, pena il posticipo dell’esame, ovvero:

evitare alimenti con scorie come frutta, verdura, legumi;

digiunare dalle 8 ore prima dell’intervento, evitando anche l’acqua;

assumere lassativi specifici il giorno prima.

L’intervento verrà effettuato sotto sedazione da benzodiazepine.

Polipectomia endoscopica: il postoperatorio

Vista e considerata la zona interessata, per qualche giorno sarà necessario fare attenzione alla propria alimentazione, che verrà comunque indicata nel dettaglio dal medico.

A discrezione del medico, nei giorni successivi dopo l’intervento potrà essere necessario:

portare avanti una dieta a base di cibi morbidi e senza scorie;

mantenere la pressione arteriosa a livelli normali;

evitare farmaci anti-infiammatori, anti-coagulanti, anti-aggreganti;

evitare sforzi addominali.

Se dovessero manifestarsi perdite di sangue dall’ano e altri sintomi è doveroso ricontattare il medico curante e riprendere il digiuno fino alla visita di controllo.


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