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Prevenzione urologica: perché è importante

Novembre è il mese della prevenzione maschile. Uno stile di vita sano contribuisce in maniera determinante al benessere dell’organismo e regolari visite urologiche, anche in assenza di sintomi o disturbi sono importanti per verificare le proprie condizioni di salute.

Perché e quando un uomo dovrebbe sottoporsi ad una visita urologica? Ne parliamo con il Dott. Manlio Cappa della clinica Fabia Mater.

Spesso gli uomini sono preoccupati all’idea di dover affrontare una visita urologica, perché non sanno in cosa consiste e danno adito a falsi miti.

Sottovalutano l’importanza di questo tipo di controllo per la salvaguardia della loro salute, utile per escludere o individuare possibili disfunzioni. La visita urologica serve soprattutto a valutare la prostata, ossia una ghiandola che si trova sotto la vescica, davanti al retto.

La funzione della prostata non è urinaria, ma serve a produrre gran parte del liquido seminale in quanto è l’organo dell’eiaculazione.

La prostata cambia nel corso della vita: a partire dai 40-50 anni avvengono delle modificazioni nel tessuto prostatico che comportano la comparsa di cellule nuove, benigne, che si moltiplicano creando un nucleo centrale che si espande e fa crescere il volume prostatico. Questo fenomeno è noto come “ipertrofia prostatica benigna”.

Gli effetti dell’ipertrofia prostatica benigna

L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è un fenomeno naturale che dipende dagli ormoni maschili (testosterone): “Avere la prostata più voluminosa non è una malattia – precisa il dottore -. In alcuni casi però l’aumento volumetrico si accompagna anche a infiammazione e a cambiamenti del tono della muscolatura prostatica.

Ciò può comportare una compressione sul canale urinario e una irritazione e affaticamento della vescica durante la minzione (ipertrofia prostatica sintomatica).

Ma non solo: è stato visto che l’IPB sintomatica può causare anche alterazioni della funzione sessuale come la disfunzione erettile o l’alterazione dell’eiaculazione.

Perché sottoporsi ad una visita urologica

La visita urologica è molto importante e serve a valutare la prostata, la minzione e la funzione sessuale.

“La prostata – approfondisce lo specialista – fa parte dell’apparato riproduttivo e durante la visita l’urologo affronta con il paziente argomenti intimi, andando a valutare lo stato di salute dei genitali ed eseguendo l’esplorazione rettale.

Spesso è proprio per questa manovra che gli uomini evitano di sottoporsi a visita urologica o se costretti, la affrontano con grande ansia e preoccupazione.

È sbagliato pensare che in assenza di sintomi la visita non serva. A volte, infatti, i sintomi urinari non sono riconosciuti o vengono sottostimati. La sintomatologia di una malattia urologica può essere variabile e subdola oppure addirittura assente: non si tratta solo di urinare la notte o di sentire dolore durante la minzione.

Ecco perché è importante dopo i 50 anni sottoporsi in modo routinario a questo tipo di visita specialistica e prima dei 50 anni, in particolar modo se si ha familiarità per il tumore prostatico.

Come avviene la visita urologica

“La visita specialistica urologica – prosegue lo specialista – consiste in alcune manovre che valutano lo stato generale dei reni, delle vie urinarie e dell’apparato riproduttivo maschile.

Può essere un momento di preoccupazione e di imbarazzo per il paziente, molto di più rispetto ad altre visite mediche, questo perché al centro della visita si trovano zone sensibili e intime del nostro corpo.”

La visita è dolorosa?

“Se la visita viene effettuata in modo delicato e non frettoloso il paziente non dovrebbe sentire alcun dolore. Se il paziente è affetto da una patologia dolorosa – precisa il medico -, allora è possibile che senta un fastidio temporaneo durante la palpazione della zona dolorante.

Soprattutto in questo caso, però, il medico si renderà conto del problema e utilizzerà estrema cautela e delicatezza.”

Visita urologica: ogni quanto andrebbe fatta

Tutti gli uomini al di sopra dei 40 anni dovrebbero sottoporsi a visite urologiche periodiche. La frequenza dei controlli può variare, su indicazione dello specialista, soprattutto in presenza di fattori di rischio quali:

  • obesità;
  • fumo;
  • familiarità con malattie urologiche, in particolare con il tumore della prostata.

Mai andato dall’urologo? Ecco i 5 sintomi da non sottovalutare

In caso non ci si sia mai sottoposti a visita urologica, ci sono 5 sintomi che non andrebbero trascurati e per i quali sarebbe indicato chiedere il consulto di uno specialista:

  • disturbi del basso apparato urinario (impossibilità a urinare nonostante lo stimolo, minzione frequente, urgenza a urinare, dolore durante la minzione, dolore in regione pelvica e lombare);
  • ematuria o sangue nelle urine;
  • deficit erettile;
  • colica renale;
  • incontinenza urinaria.

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