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RADIOGRAFIA-ROMA

Radiografia in Fabia Mater: cosa sapere

Per radiografia (RX), o esame radiologico, si intende lo studio di un segmento scheletrico (mano, polso, gomito, ecc.) o di un distretto (torace, addome) attraverso l’utilizzo di radiazioni elettromagnetiche di tipo X.

Tali radiazioni prodotte dall’apparecchiatura radiologica attraversano il corpo del paziente perdendo di intensità e formano su un sistema digitale fotosensibile (detettore) l’immagine del segmento o distretto studiato. L’immagine ottenuta viene elaborata, interpretata (referto radiologico), archiviata e consegnata al paziente su cd.

Approfondiamo l’argomento con il Prof. La Vecchia, radiologo della Fabia Mater.

A cosa serve una radiografia?

L’esame radiologico, o radiografia, viene principalmente effettuato per documentare la degenerazione ossea (nota come artrosi), l’alterazione infiammatoria (artrite), eventuali metastasi o lesioni ossee in genere, le fratture in seguito a traumi.

Chi può effettuare l’esame?

Non esistono particolari restrizioni nel sottoporsi a questo tipo di esame. Le donne in età fertile devono essere in grado di escludere con certezza la presenza di una gravidanza: le radiazioni ionizzanti possono infatti essere dannose per il feto. In caso di gravidanza l’indagine viene eseguita solo se assolutamente necessaria e non sostituibile con altre metodiche che non facciano uso di radiazioni ionizzanti.

La radiografia è dolorosa o pericolosa?

La radiografia non è dolorosa: i raggi x non provocano alcuna sensazione quando passano attraverso il corpo. Le radiazioni ionizzanti comportano però un effetto biologico sui tessuti che attraversano: nonostante la dose di radiazioni per ogni singola radiografia sia molto bassa, ciascun esame radiologico deve essere giustificato da un preciso quesito diagnostico non risolvibile con altre metodiche.

Come funziona?

Per ottenere le immagini radiografiche di una precisa parte anatomica il paziente viene posizionato su un apposito tavolo e investito da un fascio di raggi x. L’esame si basa sulla capacità dei raggi x di impressionare una pellicola fotografica con diversa intensità a seconda dell’assorbimento da essi subito nel passaggio attraverso i diversi tessuti.

Domande frequenti (F.A.Q.)

Come mi devo preparare per eseguire una radiografia?

L’esecuzione di una radiografia (o RX) non richiede preparazioni particolari. Si consiglia di indossare un abbigliamento idoneo all’effettuazione dell’esame (Esempio: una maglietta di cotone per eseguire radiografie del torace e della colonna) e di liberare la parte in esame da preziosi e bigiotteria (come ad esempio anelli, braccialetti e orologio nel caso di mano e polso).

Cosa devo fare se il giorno dell’esame sono in stato di gravidanza sospetta o certa?

Tutte le pazienti che sospettano di essere in stato di gravidanza devono comunicarlo al personale tecnico prima di sottoporsi all’esame radiologico.

Cosa succede se sono in stato di gravidanza e mi sottopongo ad una radiografia?

Fatta eccezione per la radiografia della colonna lombare, del bacino e dell’addome, è possibile ridurre la dose della radiazione assorbita dall’embrione/feto a valori che si aggirano attorno allo zero.

Tutti i parametri utilizzati per eseguire l’esame verranno comunicati ad un esperto delle radiazioni (fisico sanitario) il quale sarà in grado di calcolare l’effettiva dose ricevuta dall’embrione/feto.

La risultanza sarà spiegata alla paziente in un colloquio con il medico radiologo. Con tale certificazione sarà, poi, possibile recarsi dalla propria ginecologa di riferimento.

Dopo una radiografia sono radioattivo?

No. In radiologia non esistono sorgenti radioattive (come in medicina nucleare). Dopo l’esame potete, dunque, entrare in contatto con altre persone, bambini compresi.


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