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Che cos’è la colonscopia e come si esegue l’esame?

La colonscopia è un esame diagnostico cui si ricorre per osservare la parete interna del colon e del retto e grazie al quale è possibile evidenziare la presenza di polipi, ulcere, diverticoli, sanguinamenti e altre anomalie a carico del grosso intestino (colon)

Approfondiamo l’argomento con il Prof. Raffaele Nudo, primario del Reparto di Chirugia Generale e di Endoscopica Digestiva della Clinica Fabia Mater.

Come si esegue la colonscopia?

La colonscopia si avvale di un tubo flessibile dotato di telecamera, che viene introdotto attraverso l’ano e viene fatto avanzare lentamente lungo l’interno del colon. Durante la colonscopia è anche possibile sia prelevare piccoli frammenti di tessuto al fine di analizzarle (biopsia), che rimuovere eventuali polipi, probabili precursori di cancro del colon-retto. Al paziente vengono somministrati per via endovenosa sedativi e antidolorifici viene sedato per via endovenosa sedativi e antidolorifici, per chi non avverte dolore e fastidio durante l’esame.

Quando serve fare la colonscopia?

Essa rappresenta lo strumento indispensabile per individuare malattie del colon, attraverso biopsie e per l’asportazione di polipi.

Come ci si prepara alla colonscopia?

Prima di sottoporsi a colonscopia è fondamentale che il colon sia pulito e vuoto: eventuali residui infatti possono oscurarne la vista e inficiare l’efficacia dell’esame. Pertanto al paziente verranno fornite indicazioni precise riguardo l’alimentazione e gli verrà prescritto un purgante, al fine di assicurare la defecazione e dunque lo svuotamento e la pulizia completa del colon. I tempi e i modi di assunzione del farmaco lassativo variano in base all’orario della colonscopia, in genere comunque il farmaco va assunto il giorno precedente l’esame e parte il giorno stesso.

Cosa mangiare prima della colonscopia?

Il giorno dell’esame bisogna essere a digiuno. A partire da tre giorni prima, occorre avere alcune accortezze alimentari. Tre e due giorni prima della colonscopia è bene evitare di consumare frutta, verdura e cereali e bere almeno un litro e mezzo o due litri di acqua (o altri liquidi) al giorno. Il giorno che precede l’esame invece è possibile mangiare a pranzo della pastina o del brodo, mentre a cena è consentito solo bere del brodo o del tè o della camomilla.
Al termine dell’esame è invece possibile mangiare qualcosa di leggero.

È un esame doloroso? Possono verificarsi delle complicanze?

Si tratta di un esame invasivo, ma generalmente ben sopportato dai pazienti, che di solito vengono sedati (neurosedazione). Essi potrebbero avvertire un leggero fastidio a seguito dell’introduzione di aria, attraverso un canale dello strumento, utile per la distensione delle pareti dell’intestino.

Dopo l’esame si può subito tornare a casa?

In genere il paziente viene dimesso nel giro di un’ora dopo l’esame e può riprendere da subito a svolgere tutte le attività quotidiane, tranne la guida per le dodici ore successive, a causa della sedazione.


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