Articolo del 13/07/2023

Il centro tiroide della Clinica “Fabia Mater” di Roma si occupa di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie e della tiroide. È coordinato dal Prof. Valerio D’Orazi ed ha come obiettivo di offrire ai pazienti un servizio di eccellenza, grazie alla collaborazione di professionisti di provata esperienza nei rispettivi settori specialistici.

Approfondiamo l’argomento con il Prof. d’Orazi, specialista in chirurgia generale della Fabia Mater.

La tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo e ha la forma di una farfalla. La sua funzione principale è quella di produrre ormoni tiroidei, principalmente la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che svolgono un ruolo cruciale nel regolare il metabolismo del corpo.

Gli ormoni tiroidei influenzano una vasta gamma di funzioni fisiologiche, compreso il controllo della temperatura corporea, la regolazione del peso, il ritmo cardiaco e la salute generale del sistema nervoso. La tiroide è controllata dalla ghiandola pituitaria, che rilascia l’ormone tireotropo (TSH) per stimolarne l’attività.

Problemi alla tiroide possono manifestarsi sotto forma di ipotiroidismo (produzione insufficiente di ormoni tiroidei) o ipertiroidismo (produzione eccessiva di ormoni tiroidei), entrambi con sintomi e conseguenze specifiche. I disturbi tiroidei sono comuni e spesso richiedono una gestione medica per mantenere l’equilibrio ormonale e la salute generale.

Diagnostica tiroidea

L’importanza della diagnosi delle malattie della tiroide risiede nella necessità di condurre una valutazione accurata, focalizzata sulla determinazione della patologia in questione. Questa valutazione può essere effettuata in un contesto ambulatoriale o durante una giornata di ospedalizzazione, e non richiede alcuna preparazione particolare da parte del paziente. Essa coinvolge una serie di esami di diversa complessità, compresi quelli di base e quelli più approfonditi.

Esami di primo livello: Eco-color Doppler tiroideo, esame di primo livello indolore e non invasivo che viene eseguito per studiare la morfologia e le dimensioni della tiroide e delle paratiroidi, mettendo in evidenza i vasi che scorrono nella zona anatomica dove si trova ed esami ematochimici.

Esami di secondo livello, necessari nel caso in cui si dovessero riscontrare alterazioni strutturali o funzionali tiroidee:

Quando è necessaria alla chirurgia

Si procede con l’intervento chirurgico quando è stato diagnosticato un nodulo tiroideo sospetto o neoplastico attraverso l’esame citologico. Per quanto riguarda il gozzo, che può presentarsi con un ingrossamento più o meno significativo della ghiandola tiroidea, l’indicazione per l’intervento chirurgico viene solitamente suggerita in caso di sintomi di compressione, come una sensazione di pressione al collo o difficoltà nella deglutizione, o quando c’è un evidente disagio estetico.

Un’altra ragione per cui si opta per l’asportazione della tiroide è il morbo di Basedow, una condizione di ipertiroidismo. Questo intervento è raccomandato quando la terapia medica non riesce a risolvere l’eccessiva funzionalità della tiroide.

In cosa consistono gli interventi?

Attualmente, ci sono due tipi principali di interventi chirurgici tiroidei: la tiroidectomia totale, che comporta la rimozione completa della ghiandola tiroidea, e la loboistmectomia o emitiroidectomia, che comporta la rimozione di solo un lobo della tiroide.

Per agevolare l’intervento, viene utilizzato il monitoraggio nervoso dei nervi ricorrenti, responsabili della funzionalità delle corde vocali, il cui mantenimento è fondamentale per preservare una fonetica normale. L’intervento viene eseguito in anestesia generale, e recentemente si presta sempre più attenzione anche all’aspetto estetico, cercando di ridurre al minimo le cicatrici visibili.

Nel nostro centro, diversamente dalla chirurgia tradizionale, vengono impiegati approcci mininvasivi che, combinati con moderne tecniche di sutura, consentono di ottenere risultati estetici migliori senza compromettere la precisione chirurgica. La rigorosa tecnica microchirurgica offre le migliori garanzie di successo, in quanto permette l’identificazione e la preservazione di strutture importanti come i nervi laringei inferiori (noti come nervi ricorrenti) e le paratiroidi, insieme alla loro vascolarizzazione.

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